mercoledì 2 dicembre 2009

ACCERTAMENTI BANCARI: UNA GRAVE PREVARICAZIONE FISCALE - Proposte di modifica normativa

21.11.2009 – “ACCERTAMENTI BANCARI: UNA GRAVE PREVARICAZIONE FISCALE

A conclusione dell’interessante, animato e partecipatissimo incontro, che ha visto presente una folla di Lavoratori Autonomi e vari esponenti Politici,

considerato

  • che nell’azione di contrasto all’evasione tributaria è sempre più diffuso l’utilizzo da parte degli Uffici finanziari periferici lo strumento ispettivo delle indagini finanziarie a carico dei Lavoratori Autonomi (Piccoli Imprenditori, Artigiani, Commercianti, Professionisti, Soci e Amministratori di Società a ristretta base sociale e relativi Familiari), anche a prescindere dall’inizio di verifiche fiscali a loro carico e dalla esistenza di gravi e fondati sospetti di evasione,

  • che l’indagine finanziaria riguarda i rapporti finanziari sia aziendali o professionali (normalmente rilevati nelle scritture contabili obbligatorie e dunque debitamente documentati) sia personali e familiari dei soli Contribuenti Lavoratori Autonomi (perché ai Lavoratori Dipendenti la norma non si applica),

  • che quando i Lavoratori Autonomi vengono sottoposti ad indagini finanziarie debbono giustificare e documentare analiticamente (cioè per ogni singolo versamento o prelevamento) la provenienza di volta in volta del danaro versato sia sui conti aziendali o professionali, sia sui conti personali e/o dei propri familiari e la destinazione del danaro di volta in volta prelevato dai conti medesimi,

  • che quando i Lavoratori Autonomi non sono in grado di offrire un dimostrazione adeguata o se l’ispettore ritiene di non poterla accogliere, quei versamenti e quei prelevamenti si considerano in ogni caso come ricavi o compensi occultati al fisco da sottoporre a tassazione,

  • che l’applicazione discrezionale di un così grave strumento d’indagine costituisce un modo molto comodo ed efficace anche per "inventare" a tavolino evasioni da capogiro attribuite a Contribuenti che per lo più rimangono completamente sbigottiti e sconcertati dalla situazione a dir poco kafkiana, patrimonialmente e psicologicamente devastante, in cui si trovano coinvolti scoprendosi ricchissimi anche quando non hanno un euro,

  • che uno Stato di Diritto quale si fregia di essere l'Italia non può tollerare norme che legittimano il Fisco ad utilizzare senza alcun serio limite qualitativo, quantitativo e procedimentale uno strumento investigativo così invasivo, lesivo della privacy e preoccupantemente creativo anche di fantasiose evasioni,

  • che gli strumenti investigativi messi a disposizione dell’Amministrazione finanziaria non possono costituire un espediente per fare cassa fittiziamente approfittando del sistema di presunzioni legali su cui si basa e discriminando quei soli cittadini che svolgono attività di Lavoro Autonomo (rectius, Indipendente),

  • che dunque si impone un intervento legislativo sulle norme che consentono e regolano le indagini finanziarie a carico dei Lavoratori Autonomi,

sono state formulate le seguenti

PROPOSTE DI MODIFICA

nella speranza che possano essere patrocinate nelle opportune sedi governativa o parlamentare:


MODIFICHE ALL’ART. 32 DEL D.P.R. 600/1973 E ALL’ART. 51 DEL D.P.R. 633/1972

  1. subordinare l’indagine finanziaria all’esistenza di specifiche situazioni indizianti di grave evasione tributaria emerse in sede di verifica fiscale, possibilmente tipizzandone le fattispecie che potrebbero essere costituite da omissioni riguardanti le dichiarazioni annuali, la tenuta e la conservazione della contabilità, dalla frode fiscale compiuta attraverso l’emissione o l’utilizzo di fatture per operazioni in tutto o in parte inesistenti o la realizzazione di altre condotte fraudolente (l’indagine finanziaria non può essere un espediente per fare cassa fittiziamente in qualunque situazione);

  2. ripristinare l’autorizzazione all’indagine bancaria in capo ad un’Autorità terza rispetto all’Amministrazione finanziaria, quale potrebbe essere la Commissione Tributaria Provinciale, con un procedimento da svolgersi in contraddittorio fra le parti e con esito autonomamente inoppugnabile (i movimenti cd. “tracciati” su cui si deve svolgere l’indagine finanziaria non scappano e non possono essere modificati e quindi un eventuale ritardo nella relativa acquisizione non avrebbe alcuna conseguenza sul piano accertativo);

  3. limitare l’operatività delle presunzioni di ricavo/compenso agli importi eccedenti una determinata soglia che potrebbe essere anche agganciata alle norme sull’antiriciclaggio (€ 12.500,00 o una quota di tale importo, anche quando sia raggiunta frazionatamente nel periodo di sette giorni).


    MODIFICHE AL SISTEMA DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE:

  1. eliminazione del budget annuale imposto agli Uffici periferici (la capacità contributiva è soggettiva e non può dipendere dall’esigenza di gettito dell’Ufficio finanziario);

  2. eliminazione degli incentivi interni (non si può speculare sull’accertamento dei maggiori imponibili o sulla riscossione dei tributi, spesso concordati in adesione obtorto collo solo per evitare gli oneri, i disagi ed i costi del contenzioso tributario o eventuali altri rischi indiretti);

  3. introduzione del principio di corresponsabilità alla condanna alle spese processuali da parte del responsabile del procedimento che ha lavorato l’accertamento impugnato (è certamente un deterrente per l’emissione di accertamenti ingiusti ed indurrebbe gli operatori ad usare più misura e ponderazione nei loro atti);

  4. eliminazione del diritto d’appello per l’Amministrazione finanziaria con esclusione delle sole questioni di puro diritto che debbono essere sempre autorizzate dalla Direzione Regionale (la pretesa costituisce esercizio di una potestà amministrativa che deve essere perfetta sin dal momento in cui viene rivolta al Contribuente, salve eventuali responsabilità dell’Ufficio finanziario o di Chi per Esso nei casi di errore non incolpevole).

Rassegna Stampa del 19-24.11.2009

Per leggere la rassegna è consigliabile stamparla.

martedì 10 novembre 2009

Incontro dibattito sul tema “accertamenti bancari: una grave prevaricazione fiscale” del 21.11.2009


il

MOVIMENTO IN DIFESA DEI LAVORATORI AUTONOMI


ha organizzato un incontro-dibattito sul tema

accertamenti bancari:

una grave prevaricazione fiscale


Moderatore: Dott. Giorgio Guidelli

Caposervizio della redazione di Macerata de Il Resto del Carlino


per il giorno


Sabato 21 Novembre 2009

dalle ore 15:30 alle ore 19:00


presso la sala conferenze dell’Hotel GRASSETTI

a Corridonia (MC) – frazione Piediripa


Sono stati invitati a partecipare


  • i Presidenti delle Associazioni e le Organizzazioni di Categoria delle varie attività commerciali e produttive (Artigiana Servizi, Associazione Artigiani G.G.I.A., Associazione Commercio e Turismo, Confesercenti, Associazione Industriali, Associazione Periti Assicurativi, Associazione Piccole e Medie Industrie, Associazione Allevatori, C.N.A. Servizi MC S.R.L., Confederazione Italiana Agricoltori, Albo Autotrasportatori c./Terzi, Patronato A.C.A.I., Associazione Cattolica Artigiani, S.C.A.P. Servizi Consulenza Aziendali, Società Cooperativa Muratori, Unione Provinciale Agricoltori, Compagnia delle Opere, A.N.C.O.T., Associazione Consumatori),
  • i Presidenti degli Ordini e dei Collegi Professionali (Ordine degli Agronomi, Ordine degli Architetti, Ordine degli Avvocati, Ordine dei Dottori Commercialisti, Ordine dei Consulenti del Lavoro, Ordine dei Farmacisti, Ordine dei Geologi, Ordine degli Ingegneri, Ordine dei Medici, Ordine dei Veterinari, Consiglio Notarile, Collegio dei Geometri, Collegio dei Periti Agrari),
  • i Presidenti delle Banche del territorio della Provincia di Macerata (Banca delle Marche, Banca della Provincia di Macerata, Banca di Credito Cooperativo di Civitanova e Montecosaro, Banca di Credito Cooperativo di Recanati e Colmurano),
  • i Rappresentanti degli Enti e delle Istituzioni locali e precisamente il Sindaco di Macerata, il Presidente della Provincia di Macerata, il Presidente della Camera di Commercio di Macerata,
  • i Deputati e Senatori eletti nel territorio (On. Mario Cavallaro, On. Remigio Ceroni, On. Carlo Ciccioli, Sen. Mario Baldassarri, Sen. Francesco Casoli, Sen. Marina Magistrelli, Sen. Salvatore Piscitelli, Sen. Filippo Saltamartini).



E’ opportuna la più ampia partecipazione di tutti i Lavoratori Autonomi per rendere eventuali testimonianze e per contribuire a formulare proposte specifiche che potranno essere raccolte dagli Autorevoli Esponenti Politici presenti.




La pagina è disponibile per il download in formato PDF cliccando qui, mentre potete scaricare l'invito cliccando sull'anteprima sottostante.

venerdì 6 marzo 2009

Avviso di convocazione per l'Assemblea dei Soci del 27.3.2009

E’ convocata l’Assemblea dei Soci del Movimento in Difesa dei Lavoratori Autonomi per il giorno

Venerdì 27 Marzo 2009, alle ore 21:15,
presso la
Sala delle Assemblee del Palazzo Zenit
a Corridonia (MC) in via dell’Industria
(all’incirca, di fronte all’uscita della superstrada)

Per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno:
  1. bilancio chiuso al 31.12.2008 e relativa relazione accompagnatoria,
  2. varie ed eventuali.
Si raccomanda la più ampia partecipazione all’Assemblea, alla quale potranno partecipare, senza diritto di voto e di intervento, anche tutti coloro che sono comunque interessati al Movimento. Per Chi lo desiderasse, sarà possibile effettuare o rinnovare il tesseramento per l’anno 2008, versando la quota associativa di € 15:00.

Il Presidente – Avv. Manuel Seri