lunedì 20 novembre 2006

Comunicato Stampa del 20.11.2006

Movimento in Difesa dei Lavoratori Autonomi:

in giro per la Provincia

Comincia il giro in Provincia del Movimento in Difesa dei Lavori Autonomi per promuovere le sue finalità ed ampliare la compagine sociale: il primo appuntamento è a Passo Comurano per Mercoledì 22 Novembre p.v., alle ore 21:15, presso l’Hotel Seri in Via Fiastra n. 34 (tel. 0733/50341-506831) e riguarderà tutti i Liberi Professionisti, gli Imprenditori, gli Artigiani ed i Commercianti dei Paesi circostanti.

Si ricorda per l’occasione che “l'Associazione si ispira ai principi della Legge quadro sul volontariato (L. 266/1991), persegue finalità solidaristiche ed ha lo scopo di tutelare i diritti, generali e particolari, dei lavoratori autonomi, intendendosi per tali tutti i lavoratori non dipendenti che rientrano nella categoria dei liberi professionisti con o senza albo o collegio, dei commercianti, degli artigiani e degli altri piccoli imprenditori” (art. 3 dello Statuto) e possono farvi parte “tutte le persone fisiche solidali con gli scopi associativi” (art. 6 dello Statuto), anche se non svolgono attività di lavoro autonomo; la quota associativa annua, valevole fino al 31.12.2007, ammonta a soli 15,00.

Si auspica la più ampia partecipazione, perché solo il numero dei Soci sarà determinante per il successo dell’iniziativa.

Il Presidente - Avv. Manuel Seri di Macerata

sabato 11 novembre 2006

Piccolo banner per siti amici

Per tutti gli aderenti all'iniziativa e i simpatizzanti è stato preparato un piccolo banner da apporre ai propri siti.

Comunicato Stampa dell'11.11.2006

Movimento in Difesa dei Lavoratori Autonomi:

è nata una nuova Associazione

Ieri sera, 10 Novembre 2006, presso la sala riunioni dell’Hotel Recina di Montecassiano, alla presenza di un foltissimo pubblico si è formalmente e giuridicamente costituita l’Associazione denominata “Movimento in difesa dei Lavoratori Autonomi”, con sede a Macerata: in base all’art. 3 del suo Statuto “l'Associazione si ispira ai principi della Legge quadro sul volontariato (L. 266/1991), persegue finalità solidaristiche ed ha lo scopo di tutelare i diritti, generali e particolari, dei lavoratori autonomi, intendendosi per tali tutti i lavoratori non dipendenti che rientrano nella categoria dei liberi professionisti con o senza albo o collegio, dei commercianti, degli artigiani e degli altri piccoli imprenditori”.

Al suo interno le cariche sono state così assegnate:

Consiglio Direttivo: Seri Manuel – Presidente; Braconi Giovanni, Strinati Guido e Tasso Gabriella - Vice-Presidenti; Bettucci Riccardo, Caldarelli Alfredo, Desantis Grazia, Duraccio Monica, Nardi Argia, Passarini Maurizio e Roganti Massimo - Consiglieri;

Collegio dei Revisori: Lamberti Sergio – Presidente; Scarponi Maurizio e Cocchi Alessandro – Revisori; Capricciosi Carlo e Bentivogli Alberto, Supplenti;

Collegio dei Probiviri: Simonelli Paccacerqua Pierpaolo – Presidente; Patrignoni Mauro e Passarini Fabio – Probiviri; Mira Luca e Soricetti Ilaria – Supplenti.

Sono già numerosissime le adesioni all’Associazione, di cui possono far parte “tutte le persone fisiche solidali con gli scopi associativi” (art. 6 dello Statuto), anche se non svolgono attività di lavoro autonomo; la quota associativa annua, valevole fino al 31.12.2007, ammonta a soli 15,00. Chiunque abbia interesse a far parte dell’Associazione può contattare telefonicamente uno qualsiasi dei componenti degli organi associativi.

Secondo quanto anticipato ieri sera dal Presidente Manuel Seri, nelle prossime settimane l’Associazione riunirà altre Assemblee Generali dei Lavoratori Autonomi nei vari paesi della Provincia di Macerata per promuovere le finalità del Movimento e raccogliere le adesioni delle persone interessate. Parallelamente, saranno costituite commissioni di lavoro per settori di attività, condotte da commercialisti e coordinate dal Consiglio Direttivo, con lo scopo di individuare i problemi più urgenti ed importanti di ogni categoria; dall’incrocio dei risultati verranno poi estratte le questioni prioritarie ed essenziali che, in occasione di un’altra Assemblea Generale, saranno sottoposte ai Parlamentari locali per impegnarli su una rapida e concreta risoluzione.

Ieri sera a Macerata è iniziata dunque una vera e propria rivoluzione culturale e sociale che ha come protagonisti i Lavoratori Autonomi stufi di essere proposti all’opinione pubblica come “lazzaroni” da punire.

Il Presidente - Avv. Manuel Seri di Macerata

venerdì 10 novembre 2006

Organigramma

ORGANI SOCIALI
(in carica per un triennio fino all’Assemblea che si riunirà per deliberare sul bilancio dell’esercizio 2012)

Consiglio Direttivo

Presidente: Seri Manuel
Vice-Presidenti: Trasatti Barbara e Monica Duraccio
Tesoriere: Seri Manuel
Consiglieri: Cacciamani Alessandro, Caldarelli Alfredo, Cappelletti Stefano, Desantis Grazia, Fanelli Nicoletta, Laici Fiorella, Passarini Maurizio e Pinciaroli Mario.

Collegio dei Revisori dei Conti

Presidente: Piccioni Oriana
Revisori: Martello Massimiliano e Roganti Massimo
Supplenti: Lamberti Sergio e Bettucci Riccardo

Collegio dei Probiviri

Presidente: Soricetti Ilaria
Probiviri: Fioretti Roberto e Tasso Gabriella
Supplenti: Passarini Fabio e Duca Lorenzo

Statuto

DENOMINAZIONE – SEDE – SCOPO

ART. 1 - DENOMINAZIONE

E' costituita un'Associazione senza scopo di lucro denominata “MOVIMENTO IN DIFESA DEI LAVORATORI AUTONOMI”.

ART. 2 – SEDE

L'Associazione ha sede a Macerata, in vicolo Angelucci n. 1; la variazione dell’indirizzo della sede all'interno dello stesso comune potrà essere deciso direttamente dal Consiglio Direttivo, senza che ciò possa essere considerato come modifica dell’Atto Costitutivo e dello Statuto.

Il Consiglio Direttivo può aprire altre unità operative su tutto il territorio nazionale.

Le attività e le riunioni degli organi sociali e degli eventuali altri sub-organismi interni all’Associazione avranno luogo presso la sede sociale o presso altri luoghi a seconda delle esigenze che di volta in volta si presenteranno.

ART. 3 – SCOPO

L'Associazione si ispira ai principi della Legge quadro sul volontariato (L. 266/1991), persegue finalità solidaristiche ed ha lo scopo di tutelare i diritti, generali e particolari, dei lavoratori autonomi, intendendosi per tali tutti i lavoratori non dipendenti che rientrano nella categoria dei liberi professionisti con o senza albo o collegio, dei commercianti, degli artigiani e degli altri piccoli imprenditori.

Per il raggiungimento dello scopo associativo l’Associazione promuove la partecipazione di tutte e ciascuna le suindicate categorie di lavoratori autonomi in qualsiasi ambito sociale, politico e culturale attraverso l’organizzazione di dibattiti, incontri, confronti, conferenze, congressi, studi, seminari, manifestazioni anche pubbliche e quant’altro possa comunque risultare utile per il perseguimento delle sue finalità.

L’Associazione potrà inoltre compiere tutti gli atti e concludere tutte le operazioni contrattuali di qualsiasi genere e natura occorrenti per la realizzazione degli scopi associativi.

Nello svolgimento delle varie attività l’Associazione si avvale prevalentemente del contributo personale, volontario e gratuito dei propri Soci.

FONDO COMUNE – ESERCIZI SOCIALI

ART. 4 – FONDO COMUNE

Per il raggiungimento degli scopi associativi l'Associazione dispone di un fondo comune, alimentato dalle seguenti entrate:

- eventuali quote di ammissione;

- quote associative annuali;

- contribuzioni, corrispettivi o altri proventi derivanti da eventuali attività commerciali marginali;

- contributi, donazioni, lasciti testamentari o altre elargizioni da chiunque provenienti;

- beni e diritti di qualsiasi genere e natura comunque acquisiti per il funzionamento dell’Associazione o per la realizzazione delle finalità associative.

E' vietato distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione, nonché fondi, riserve o quote di patrimonio durante la vita dell'Associazione, salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla Legge.

In caso di scioglimento, salvo diversa destinazione che dovesse essere imposta dalla Legge, il patrimonio residuo sarà devoluto ad altra Associazione senza scopo di lucro indicata dall’Assemblea dei Soci.

ART. 5 – ESERCIZI SOCIALI

L'esercizio finanziario va dall’1 Gennaio al 31 dicembre di ogni anno (eccezion fatta per il primo esercizio che va dalla data di costituzione dell’Associazione fino al 31 Dicembre 2006) e si chiude con la redazione di un apposito bilancio annuale.

Il bilancio deve essere redatto in conformità alle disposizioni dell’art. 3 c. 3 della L. 266/1991, successive modificazioni, integrazioni o sostituzioni, e deve essere presentato all'Assemblea dei Soci entro la fine del mese di Marzo dell'anno successivo.

SOCI

ART. 6 – AMMISSIONE DEI SOCI

Possono essere ammessi come Soci tutte le persone fisiche solidali con gli scopi associativi.

Il numero dei Soci e' illimitato.

Eccettuato il caso della costituzione dell’Associazione, per acquisire la qualità di Socio è necessario presentare la domanda scritta al Consiglio Direttivo con l'osservanza delle seguenti modalità:

- indicare il nome, il cognome, il luogo e la data di nascita, l’attività di lavoro svolta, l’indirizzo di residenza ed il codice fiscale, esibendo a richiesta un documento d'identità;

- dichiarare anticipatamente di accettare, in caso di ammissione, le disposizioni contenute nello Statuto e le decisioni contenute nelle deliberazioni degli organi sociali già adottate.

L’ammissione nella qualità di Socio è deliberata dal Consiglio Direttivo alla prima riunione utile e può essere motivatamente negata a sua discrezione.

ART. 7 – DOVERI DEI SOCI

I Soci sono tenuti al pagamento della quota di ammissione (se prevista) entro quindici giorni dalla relativa comunicazione del Consiglio Direttivo, al pagamento della quota annuale prima dell’apertura dei lavori della prima Assemblea dei Soci dell’anno di riferimento, all'osservanza dello Statuto e degli eventuali Regolamenti interni ed al rispetto delle deliberazioni degli organi sociali, salvo il diritto di impugnazione nei modi di Legge.

Ogni socio ha il dovere di collaborare personalmente e gratuitamente all’interno dell’Associazione per favorire il miglior perseguimento delle finalità associative.

La qualità di Socio non è trasmissibile, né per atto fra vivi né a causa di morte; le quote versate, quale che ne sia il titolo, non sono restituibili neanche in caso di scioglimento dell’Associazione.

ART. 8 – CESSAZIONE DELLA QUALITA’ DI SOCIO

La qualità di Socio viene mantenuta fino a che non intervenga una delle seguenti cause estintive:

a) apertura di una qualsiasi procedura concorsuale a carico del Socio,

b) recesso libero del Socio in qualunque momento e per qualsivoglia motivo (il recesso deve essere esercitato per iscritto ed inviato presso la sede dell’Associazione);

c) espulsione del Socio per mancato pagamento della quota di ammissione nel termine previsto (se istituita), per mancato pagamento della quota associativa annuale nel termine previsto, per gravi violazioni alle disposizioni dello Statuto o alle decisioni degli organi associativi, per comportamenti contrari alla corretta e civile convivenza dei Soci all’interno dell’Associazione e per comportamenti che possono comunque ledere l’immagine ed il decoro dell’Associazione (l’espulsione è deliberata dal Consiglio Direttivo d’iniziativa o su segnalazione da parte di uno o più Soci, dopo aver ascoltato le ragioni dell’interessato).

La cessazione della qualità di Socio opera automaticamente nel caso di apertura di una qualsiasi procedura concorsuale a carico del Socio; in caso di recesso, ha effetto dal momento del ricevimento della relativa comunicazione da parte dell’Associazione; in caso di espulsione, ha effetto dal momento della deliberazione adottata in tal senso dal Consiglio Direttivo.

Salvi gli eventi indicati, è esclusa espressamente la temporaneità della qualità di Socio.

ART. 9 – COMUNICAZIOINI AI SOCI

Le comunicazioni scritte ai Soci tramite telefax, e-mail, lettera o telegramma si considerano regolari se effettuate al numero telefonico o all’indirizzo risultanti dagli atti dell’Associazione; eventuali variazioni, per essere opponibili all’Associazione, debbono essere effettuate per iscritto dando prova dell’avvenuta ricezione da parte Sua.

Salvo il caso in cui lo Statuto stabilisca formalità particolari, le comunicazioni ai Soci possono essere effettuate con qualsiasi mezzo idoneo, intendendosi per tale, salvo altri, il colloquio telefonico, il telefax, la posta elettronica, internet, il telegramma, la lettera semplice, il comunicato stampa ed i manifesti.

ORGANI ASSOCIATIVI – RELATIVE ATTRIBUZIONI E NORME DI FUNZIONAMENTO

ART. 10 – ORGANI ASSOCIATIVI

Sono organi dell’Associazione:

- l’Assemblea dei Soci,

- il Consiglio Direttivo,

- il Collegio dei Revisori dei Conti,

- Il Collegio dei Probiviri.

ART. 11 – ASSEMBLEA DEI SOCI: ATTRIBUZIONI

L'Assemblea dei Soci è l'organo sovrano dell'Associazione ed ha il compito:

- di eleggere i componenti del Consiglio Direttivo, del Collegio dei Revisori dei Conti e del Collegio dei Probiviri;

- di approvare le modifiche dello Statuto proposte dal Consiglio Direttivo;

- di approvare gli eventuali Regolamenti interni proposti dal Consiglio Direttivo;

- di deliberare in merito al bilancio annuale dell’esercizio;

- di approvare la misura della eventuale quota di ammissione e della quota annuale tenendo conto delle indicazioni del Consiglio Direttivo;

- di decidere lo scioglimento dell’Associazione e di indicare l’ente o l’associazione a cui deve essere devoluto il patrimonio residuo;

- di revocare il mandato ad uno o più componenti degli organi associativi per giusta causa;

- di deliberare su ogni argomento che le sia sottoposto dal Consiglio Direttivo.

ART. 12 – ASSEMBLEA DEI SOCI: FUNZIONAMENTO

L’Assemblea dei Soci è convocata dal Presidente dell’Associazione, in via ordinaria, entro il 31 Marzo di ogni anno per discutere e deliberare in merito al bilancio annuale dell’esercizio precedente e, in via straordinaria, ogni qualvolta il Consiglio Direttivo lo reputi necessario o ne faccia richiesta almeno un decimo dei Soci indicando gli argomenti da trattare.

La convocazione dell’Assemblea dei Soci, sia essa ordinaria o straordinaria, deve avvenire mediante convocazione da effettuarsi impersonalmente e collettivamente, almeno dieci giorni prima della data fissata per la riunione, con affissione di apposito avviso presso tutte le sedi dell’Associazione e con specifici comunicati stampa da pubblicare nelle testate locali dei quotidiani Il Resto del Carlino, Il Messaggero e Corriere Adriatico; in aggiunta, il Consiglio Direttivo potrà stabilire liberamente anche altri mezzi per divulgare la convocazione, secondo ciò che riterrà più adatto allo scopo.

A ciascun Socio compete un solo voto; i diritti di intervento e di voto sono sospesi quando il Socio non è in regola col pagamento della quota di competenza.

E’ ammessa la delega scritta da conferire solo ad un altro Socio; ciascun Socio non può ricevere più di due deleghe.

Le delibere dell'Assemblea dei Soci sono ordinariamente adottate con voto palese, per alzata di mano, e a maggioranza semplice dei Soci presenti, esclusi dal computo gli astenuti ed i sospesi; le delibere dell’Assemblea dei Soci che approvano gli eventuali Regolamenti interni o le modifiche allo Statuto o agli eventuali Regolamenti interni devono essere adottate con la maggioranza dei tre quinti dei presenti, esclusi dal computo gli astenuti ed i sospesi.

Per la nomina dei componenti degli organi associativi si segue la seguente procedura:

- almeno tre giorni prima dell’Assemblea dei Soci convocata per la nomina coloro i quali intendono presentare la propria candidatura debbono comunicarlo per iscritto all’Associazione, indicando l’organo del quale intendono far parte e dichiarando anticipatamente l’accettazione della carica in caso di esito favorevole della votazione;

- il Presidente, prima dell’apertura dei lavori dell’Assemblea dei Soci, forma l’elenco dei candidati alle varie cariche separatamente per ciascun organo sociale e lo rende consultabile dai Soci;

- l’Assemblea dei Soci, prima dell’inizio delle votazioni, deve stabilire il numero dei componenti del Consiglio Direttivo e deve nominare la Commissione Elettorale formata da n. 3 (tre) soci scelti fra i presenti che non si sono candidati ad alcuna carica;

- la votazione avviene per scrutinio segreto con modalità adatte ad assicurare la riservatezza del voto;

- il voto può essere espresso soltanto verso chi ha presentato la propria candidatura ed il numero delle preferenze espresse non può essere superiore al numero dei componenti di ciascun organo;

- all’esito dello spoglio delle schede da parte della Commissione Elettorale, viene formata una graduatoria dei voti espressi e vengono proclamati eletti coloro i quali avranno ottenuto il maggior numero dei voti secondo il principio della maggioranza relativa (in caso di parità prevale il più anziano di età);

- eventuali questioni che dovessero sorgere durante lo spoglio o il computo dei voti saranno risolte dalla Commissione Elettorale, collegialmente ed a maggioranza dei suoi componenti.

ART. 13 – ASSEMBLEA DEI SOCI: FORMALITA’

Tutte le deliberazioni dell’Assemblea dei Soci debbono risultare da un apposito libro dei verbali assembleari.

L’Assemblea dei Soci è presieduta dal Presidente dell’Associazione che chiama a fungere da segretario un Socio di sua fiducia; l’Assemblea dei Soci nomina seduta stante due o più scrutatori che, insieme al Presidente ed al segretario, sottoscrivono il verbale della riunione; nel caso taluno non voglia o non possa apporre la propria sottoscrizione, deve esserne indicato il motivo.

ART. 14 – CONSIGLIO DIRETTIVO: COMPOSIZIONE E ATTRIBUZIONI

Il Consiglio Direttivo è l’organo esecutivo dell’Associazione; esso è formato da un minimo di n. 5 (cinque) ad un massimo di n. 15 (quindici) componenti che possono essere scelti soltanto fra i Soci.

Il Consiglio Direttivo, nella sua prima riunione d’insediamento, elegge tra i propri componenti il Presidente, uno o più Vicepresidenti e il Tesoriere; quando lo reputi opportuno il Consiglio Direttivo può attribuire ad uno o più Consiglieri, congiuntamente o disgiuntamente tra loro, singole attività o competenze.

Il Consiglio Direttivo stabilisce le varie attività dell’Associazione, ne cura l’attuazione, redige i bilanci annuali e la relazione accompagnatoria, predispone gli eventuali Regolamenti interni, delibera sull’ammissione e sull’espulsione dei Soci, delibera in merito a tutti gli atti ed i contratti di qualsiasi genere necessari per la realizzazione degli scopi associativi, indica la misura della eventuale quota di ammissione e quella della quota annuale, istituisce sub-organismi interni all’Associazione, ne stabilisce i componenti ed i responsabili che dovranno essere scelti preferibilmente fra i Soci e ne coordina le varie attività, dispone in merito a tutto quanto non è espressamente riservato dallo Statuto agli altri organi associativi ed attua le deliberazioni dell’Assemblea dei Soci.

ART. 15 – CONSIGLIO DIRETTIVO: DURATA E FUNZIONAMENTO

Il Consiglio Direttivo dura in carica tre anni e scade in occasione dell’Assemblea dei Soci che delibera in merito all’approvazione del bilancio d’esercizio; fino al momento dell’insediamento del nuovo Consiglio Direttivo resta in carica quello precedente.

Il componente del Consiglio Direttivo cessa automaticamente dalla carica in caso di morte, di revoca del mandato da parte dell’Assemblea dei Soci, di dimissioni e di assenza ingiustificata a tre riunioni consecutive o comunque a cinque riunioni.

Nel caso in cui vengano a mancare, per qualsiasi ragione, uno o più componenti del Consiglio Direttivo, essi verranno sostituiti fino a scadenza naturale del mandato da quelli che figureranno nella lista dei candidati non eletti secondo il principio a scalare del primo dei non eletti; nel caso in cui vengano a cessare, anche in più occasioni, la maggioranza dei componenti originariamente nominati dall’Assemblea, decade l’intero Consiglio Direttivo e, con esso, anche gli altri organi associativi.

Il Consiglio Direttivo si riunisce ogni qualvolta il Presidente lo ritenga necessario o ne facciano richiesta un terzo dei componenti; la sua convocazione può avvenire con qualsiasi mezzo e, salvi i casi d’urgenza, con preavviso di almeno tre giorni.

Il Consiglio Direttivo è validamente costituito quando sono presenti almeno la maggioranza dei suoi componenti.

Le deliberazioni del Consiglio Direttivo vengono adottate a maggioranza dei componenti presenti. Le funzioni dei componenti del Consiglio Direttivo all’interno dell’Associazione sono gratuite, salvo il diritto al rimborso delle spese documentate eventualmente sostenute nello svolgimento di specifici incarichi nell’ambito del loro mandato.

Il Consiglio Direttivo è presieduto dal suo Presidente, il quale di volta in volta chiama uno dei componenti a fungere da segretario; tutte le deliberazioni del Consiglio Direttivo debbono risultare da un apposito libro dei verbali e debbono essere sottoscritte dal Presidente, dal segretario e, se indicati, da uno o più consiglieri scrutatori; nel caso taluno non voglia o non possa apporre la propria sottoscrizione, deve esserne indicato il motivo.

ART. 16 – CONSIGLIO DIRETTIVO: PRESIDENTE E VICE-PRESIDENTE

Il Presidente del Consiglio Direttivo ha la rappresentanza dell’Associazione con poteri di firma.

In caso di assenza o di impedimento del Presidente tutte le sue attribuzioni vengono svolte dal Vice-Presidente; in presenza di più Vice-Presidenti in disaccordo fra loro su chi deve sostituire il Presidente prevale quello più anziano di età anagrafica.

ART. 17 - COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI: COMPOSIZIONE E ATTRIBUZIONI

Il Collegio dei Revisori dei Conti è l’organo di controllo dell’Associazione; esso è formato da n. 3 (tre) componenti effettivi e da n. 2 (due) componenti supplenti; ciascun componente può essere scelto anche al di fuori dei Soci.

Il Collegio dei Revisori dei Conti esercita periodicamente il controllo contabile, fiscale e finanziario dell’Associazione, segnala al Consiglio Direttivo eventuali irregolarità o anomalie ed esprime le sue valutazioni sul bilancio di esercizio e sulla relazione accompagnatoria del Consiglio Direttivo redigendo a sua volta un’apposita relazione.

Il Collegio dei Revisori dei Conti ha il diritto di partecipare alle riunioni del Consiglio Direttivo, anche se non invitato, ed all’Assemblea dei Soci, anche se non convocato.

ART. 18 – COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI: DURATA E FUNZIONAMENTO

Il Collegio dei Revisori dei Conti dura in carica tre anni e scade in occasione dell’approvazione del bilancio d’esercizio; fino al momento dell’insediamento del nuovo Collegio dei Revisori dei Conti resta in carica quello precedente.

Il componente del Collegio dei Revisori dei Conti cessa automaticamente dalla carica in caso di morte, di dimissioni e di assenza ingiustificata a tre riunioni consecutive o comunque a cinque riunioni.

Nel caso in cui vengano a mancare, per qualsiasi ragione, uno o più componenti del Collegio dei Revisori dei Conti, essi verranno sostituiti fino a scadenza naturale del mandato dai supplenti. Nel caso in cui venga a mancare il numero legale (tre componenti), decade l’intero Collegio dei Revisori dei Conti e deve essere convocata senza indugio l’Assemblea dei Soci per la nomina di un nuovo organo che tuttavia resterà in carica solo fino alla scadenza naturale del Consiglio Direttivo.

Il Collegio dei Revisori dei Conti, nella sua prima riunione d’insediamento, elegge tra i propri componenti il Presidente ed il Vicepresidente che lo sostituisce in tutte le sue attribuzioni.

Il Collegio dei Revisori dei Conti si riunisce ordinariamente almeno ogni quattro mesi; si riunisce inoltre ogni volta che il Presidente lo ritenga necessario o ne faccia richiesta uno dei componenti; la sua convocazione può avvenire con qualsiasi mezzo e, salvi i casi d’urgenza, con preavviso di almeno tre giorni.

Il Collegio dei Revisori dei Conti è validamente costituito quando sono presenti almeno la maggioranza dei suoi componenti.

Le deliberazioni del Collegio dei Revisori dei Conti vengono adottate a maggioranza dei componenti presenti. Le funzioni dei componenti del Collegio dei Revisori dei Conti all’interno dell’Associazione sono gratuite.

Il Collegio dei Revisori dei Conti è presieduto dal suo Presidente, il quale di volta in volta chiama uno dei componenti a fungere da segretario; tutte le deliberazioni del Collegio dei Revisori dei Conti debbono risultare da un apposito libro dei verbali e debbono essere sottoscritte da tutti i componenti presenti; nel caso taluno non voglia o non possa apporre la propria sottoscrizione, deve esserne indicato il motivo.

ART. 19 – COLLEGIO DEI PROBIVIRI: COMPOSIZIONE E ATTRIBUZIONI

Il Collegio dei Probiviri è l’organo arbitrale dell’Associazione; esso è formato da n. 3 (tre) componenti effettivi e da n. 2 (due) componenti supplenti; ciascun componente può essere scelto anche al di fuori dei Soci.

Il Collegio dei Probiviri dirime tutte le controversie tra i Soci, tra i Soci e gli organi associativi, tra gli organi associativi, tra i singoli componenti degli organi associativi sia internamente all’organo cui appartengono, sia esternamente; a tal fine dispone di ampie facoltà istruttorie e le sue decisioni sono improntate al criterio del prudente apprezzamento.

ART. 20 – COLLEGIO DEI PROBIVIRI: DURATA E FUNZIONAMENTO

Il Collegio dei Probiviri dura in carica tre anni e scade in occasione dell’approvazione del bilancio d’esercizio; fino al momento dell’insediamento del nuovo Collegio dei Probiviri resta in carica quello precedente.

Il componente del Collegio dei Probiviri cessa automaticamente dalla carica in caso di morte, di dimissioni e di assenza ingiustificata a tre riunioni.

Nel caso in cui vengano a mancare, per qualsiasi ragione, uno o più componenti del Collegio dei Probiviri, essi verranno sostituiti fino a scadenza naturale del mandato dai supplenti. Nel caso in cui venga a mancare il numero legale (tre componenti), decade l’intero Collegio dei Probiviri e deve essere convocata senza indugio l’Assemblea dei Soci per la nomina di un nuovo organo che tuttavia resterà in carica solo fino alla scadenza naturale del Consiglio Direttivo.

Il Collegio dei Probiviri, nella sua prima riunione d’insediamento, elegge tra i propri componenti il Presidente ed il Vicepresidente che lo sostituisce in tutte le sue attribuzioni.

Il Collegio Probiviri si riunisce ogni volta che il Presidente riceve una domanda scritta di intervento ad opera della parte più diligente; la convocazione può avvenire con qualsiasi mezzo e, salvi i casi d’urgenza, con preavviso di almeno tre giorni.

Il Collegio dei Probiviri è validamente costituito quando sono presenti tutti i suoi componenti. Le deliberazioni del Collegio dei Probiviri vengono adottate a maggioranza dei componenti presenti. Le funzioni dei componenti del Collegio dei Probiviri all’interno dell’Associazione sono gratuite.

Prima di assumere qualsiasi decisione in merito alla controversia, deve invitare le parti, anche separatamente secondo il suo prudente apprezzamento, a dare giustificazione della rispettiva posizione. Le decisioni adottate dal Collegio dei Probiviri sono vincolanti per le parti in conflitto.

Il Collegio dei Probiviri è presieduto dal suo Presidente, il quale di volta in volta chiama uno dei componenti a fungere da segretario; tutte le deliberazioni del Collegio dei Probiviri debbono risultare da un apposito libro dei verbali e debbono essere sottoscritte da tutti i componenti presenti; nel caso taluno non voglia o non possa apporre la propria sottoscrizione, deve esserne indicato il motivo.

SCIOGLIMENTO E RINVII

ART. 21 – SCIOGLIMENTO DELL’ASSOCIAZIONE

L’Assemblea dei Soci delibera lo scioglimento dell’Associazione con la maggioranza di almeno 4/5 (quattro quinti) dei Soci presenti, esclusi dal computo gli astenuti ed i sospesi.

In caso di scioglimento il patrimonio residuo dell’Associazione verrà devoluto a norma dell’art. 4 u.c. dello Statuto.

ART. 22 – NORMA DI RINVIO.

Per quanto non espressamente stabilito dallo Statuto si richiamano le norme del Codice Civile e delle Leggi speciali in materia di organizzazioni di volontariato ed enti non commerciali.


(atto registrato a Macerata il 22.11.2006 col n. 5469)
(iscritto nel Registro Regionale delle Organizzazioni di Volontariato con decreto n. 25TSG05 emesso il 08.03.2007 dal Dirigente della Posizione di Funzione Terzo Settore e Delle Risosrse Finanziarie della Regione Marche)
(ONLUS di diritto ex art. 10 c. 8 del D.Lgs. 460/1997)

Informazioni e Contatti

Tessera annuale: € 15,00
(valida fino al 31.12.2007)


Avv. Manuel Seri

telefono/fax: 0733/231919
email: seri.manuel@gmail.com

Rassegna stampa dall'8.11.06 al 10.11.06

Per leggere la rassegna, è consigliabile stamparla.

Rassegna stampa dall'8.11.06 al 10.11.06

martedì 7 novembre 2006

Comunicato Stampa del 7.11.2006

Movimento per la tutela dei Lavoratori Autonomi:

Assemblea Costituente

Il movimento sorto a Macerata per la tutela dei Lavoratori Autonomi con lo scopo di rivendicare e riaffermare dignità e rispetto per la categoria, sottolinearne il ruolo nella società, esigere la libertà di organizzazione e resistere contro i continui soprusi anche fiscali si riunisce in un’Assemblea Generale aperta a tutti i Liberi Professionisti, gli Imprenditori, gli Artigiani ed i Commercianti in ambito provinciale che sono stufi di essere additati come unici responsabili del dissesto economico italiano per dare vita ad un vero e proprio organismo associativo unitario che sia in grado di far sentire anche la loro voce e che possa confrontarsi con tutte le Istituzioni. L’appuntamento è per

Venerdì 10 Novembre p.v. alle ore 21:15

presso l’Hotel Recina (ex Roganti) di Montecassiano (MC) – SS. 77, km 97

(di fronte al Centro Fiere di Villa Potenza)

e si auspica la più ampia partecipazione, perché solo il numero dei partecipanti potrà consacrare il successo dell’iniziativa e gettare le basi per una vera e propria rivoluzione culturale.

Il portavoce: Avv. Manuel Seri di Macerata